Nato a Barletta il 4 ottobre 1928, sin da giovanissimo militò nell’Azione Cattolica e nella Federazione Universitaria Cattolica Italiana ricoprendo incarichi dirigenziali a livello cittadino, diocesano e regionale. Nel contempo si dedicò agli studi universitari conseguendo la laurea in Legge presso l’Università degli Studi di Bari, dove ebbe modo di conoscere ed apprezzare gli insegnamenti di illustri docenti quali Aldo Moro e Renato Dell’Andro.
Proprio la conoscenza e la condivisione delle idee politiche di questi ultimi lo convinsero ad entrare in politica sin dal 1948, pur dedicandosi con serietà alla sua professione di avvocato.
Iniziò quindi una lunga militanza scudo-crociata, nella corrente dell’On. Aldo Moro; fu eletto per la prima volta Consigliere Comunale nel 1956 e fu sempre riconfermato con un crescente numero di voti nelle successive elezioni amministrative fino al 1980.
Divenne Capo Gruppo Consiliare D.C. dal 1956 al 1960 e negli anni 1957-1958 ricoprì la carica di Segretario politico della Democrazia Cristiana.
Eletto, all’età di soli 37 anni, Sindaco di Barletta dal 1965 al 1970, riuscì a realizzare molti dei punti prefissati in campagna elettorale: realizzazione del Piano Regolatore Generale, costruzione dello Stadio Cosimo Puttilli, creazione dell’Azienda Soggiorno e Turismo, realizzazione delle urbanizzazioni primarie cittadine, costruzione del macello comunale e del sottovia Parrilli, costruzione di scuole elementari, di due scuole medie e 3 scuole superiori.
Non dimenticò l’agricoltura e l’irrigazione di 3500 ettari del territorio di Barletta, l’edilizia popolare, con la costruzione di alloggi e contributi Gescal per cooperative edilizie.
Subito dopo aver terminato il mandato da Sindaco fu nominato Assessore alla Sanità, incarico che ricoprì dal 1970 al 1975, proprio durante l’epidemia di colera che colpì Barletta. Anche in quella occasione si impegnò nel recuperare massicce dosi di vaccino recandosi personalmente a Bari per evitare un aggravarsi della situazione sanitaria della popolazione.
Nel 1967, su proposta dell’allora Presidente del Consiglio dei ministri Aldo Moro, fu insignito dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat della onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana per l’attività svolta al servizio della Comunità.
Il 13 maggio del 1968, in occasione del gemellaggio di Barletta con la città montenegrina di Herceg Novy, gli fu conferito l'Ordine della Bandiera Jugoslava con Corona d'Oro, la più alta onorificenza dello Stato dei Balcani per aver promosso la costruzione nel Cimitero della città di Barletta di un sacrario monumentale ai caduti slavi, ancora oggi meta di visita di cittadini stranieri che ricordano con ammirazione e devozione questi eroi.
Per oltre 40 anni ha esercitato la professione di avvocato e docente di diritto presso l’Istituto Tecnico Commerciale "Cassandro" e presso l’Istituto Tecnico per Geometri "Nervi" di Barletta.